Facciamo il punto: sei allenata bene sulla distanza? Eh veramente no.. Allora sarai brava con le salite? I cavalcavia li evito come la peste.. Però la montagna ti piace? Non ci sono mai andata, passo l'estate al mare.
Ottimo
quindi perché stai pensando di iscriverti al trail delle creste? Boh per fare
qualcosa di nuovo e vedere se ci riesco! Se ce la faccio ne sarò
incredibilmente soddisfatta e se non riesco non ci sarà delusione.
Ok
fatta. Iscritta al mio primo trail.
5:30
la sveglia suona. Non so nemmeno chi sono e dove sono, mi siedo sul letto e
subito mi ricordo cosa farò oggi... ma cosa diavolo mi è venuto in mente?? Per
gentile prestito ho a disposizione tutta l'attrezzatura che può servire in un
trail.
Zaino
super pro con borraccione modello catetere? Forse un po' troppo per me..
Gilet
multi tasche? Figo ma il sistema di chiusura è un test d'intelligenza che non
supero...
Ok
vada per marsupio con borraccia annessa.
Arrivo
in zona partenza con largo anticipo, ritiro il pettorale e scopro che il pacco
gara me lo daranno alla fine. Ho capito. Me lo devo guadagnare.
Ore
9 si parte. Obbiettivo: restare viva e non farmi prendere dall'uomo scopa. L'altimetria l'ho guardata bene e quindi so che saliremo fino al 6º km per poi
scendere fino al decimo. Dopo il primo km siamo nel bosco ed è già un altro
mondo, il silenzio, l'ombra e il fresco già mi piacciono abituata all'asfalto
che scotta anche al mattino presto. Conquistare la prima salita è un successo e
faccio qualche foto al paesaggio (non competere per il podio ha i suoi
vantaggi..)
Scendendo
inizio a temere di non arrivare in tempo al cancello e a quelli che mi
raggiungono domando:"Non sei l'uomo scopa vero??"
Incontro
invece Laura una runner di Galzignano, ci faremo compagnia e mi incoraggera'
fino in cima alla seconda cresta. La fatica è tanta ma il percorso merita tutto
e come ciliegina sulla torta, a metà della seconda salita quando le mie gambe
chiedono pietà, iniziamo a sentire la musica di un flauto traverso. Un grande
conforto oltre che il giusto suono per quei boschi. Nello sfinimento più totale
arriviamo alla croce, che appare all'improvviso come una visione (insieme ad un
bicchiere d'acqua.. altra gradita visione)
Non
mi dilungo nel racconto della discesa, tra sassi, tremore di gambe, prati,
crampi, boschi, mamma che dolore,il traguardo si avvicina e ormai so che in
qualche modo arriverò. Al traguardo lo speaker è ancora lì e annuncia anche il
mio nome! Grande soddisfazione e bellissimo ricordo (e lo dico sdraiata sul
divano con le gambe che fanno così male che non riesco a muovermi)
Alla
prossima!
Anna