Partenza ore 7.00. Passa Marco a prendermi e siamo in macchina. Nell'ultima domenica di quaresima, arriviamo tranquilli, tranquilli senza intoppi in una Cordignano ancora sonnolente che già ospita ed accoglie i primi trailer. Parcheggio. Abbandonati gli abiti civili, sù canotta, pantaloncini e scarpe.
Iscrizione e saluti al Presidente.
Vediamo la partenza dei 25Km e poi un po' di riscaldamento. 10' e siamo sotto il gonfiabile. Via!. Lascio il mio compagno e cerco il mio ritmo. Il ginocchio non sembra infastidirmi ma sento le gambe un po' "dure". Primo tratto asfalto.
Passerella di rito per uscire dal paese ed ecco che dopo il primo Km si vedono i vigneti e.. la salita! Prima scrematura: tra la bolgia iniziale dei corridori forsennati, già si vedono i primi che per salire, mestamente buttano un piede avanti l'altro. In breve si sale alle cave e scollinato ancora asfalto. Poi, finalmente, ci addentriamo nel bosco e tra rampette, strappi e saliscendi si arriva al primo ristoro: 5Km.
La salita prosegue inosorbaile. Qualche volta il tracciato regala qualche tratto in discesa che illude la mente e affloscia le gambe, ma per il primi 9Km non c'è nulla da fare: si sale! Il bivio al 7° declina dolcemente il sentiero, ma è lusso per chi corre i 10.. per i 15 la traccia sale bella dritta per via direttissima.
Poco per volta il bosco è sempre più rado ed il sentiero si fa sempre più "montano". Affiorano sempre più roccette tra il crepitio delle foglie ed il prato domina sempre più le creste che cavalco silenziose, frastornate dal carrozzone di queste cavalette "runnerose". Ormai ho smesso di correre da un po' ma col mio passo veloce arrivo finalmente in cima. Spettacolo.. mascherato da una foschia che cela e nasconde una pianura timida che non vuole fare bella mostra di sè.
Ristoro giù e poi via per traversi saliscendi! Qui il sentiero è una strada. Si corricchia, si pedala forte. Arrivo al 12° con l'ultimo tiro in piedi, dopo una lunga discesa che pare non finire mai. Invece no. Finita! Il ristoro mi beffa sapendo cosa mi aspetta: 100mt dritti, belli, belli da fare prima del ritorno alla civiltà per l'ultima discesa vertiginosa e solitaria. Sono stanco. Mi inerpico sù per questa salita. L'ultima. Cammino. Il sudore gocciola sulla terra arida. La fronte umida accarezza il vento. Forza di volontà. Niente altro. "Una pietra dopo l'altra, alto arriverai!" Una verso di una preghiera. Mio personale tributo al perchè di questa fatica. Culmine.
Sono in cima. Uno sguardo al mondo. Tutt'intorno, chiudo in uno sguardo. Sono confuso. Stanco. Contento.
Inizia la discesa!! in breve salto giù e via di corsa fino alla fine. Guardo il Gps. E' il 14° e non ne posso più di scendere! Finalmente vedo il vigneto dove con Marco la mattina avevamo fatto un po' di riscaldamento. Mi butto. Corro lanciato verso la fine. Una c__zo di gobbetta si frappone tra me e il gonfiabile. Come sempre. La mangio. Sento la gloria della fine. Il mio tragurdo. Sfilo sotto all'arrivo e gli occhi del mio amico sono lì che aspettano.
E' finita. Tanto Rincorrere Appaga Immensamente L'anima.
It's Trail
Matteo Besazza