martedì 14 febbraio 2017

I benefici del nuoto nell'allenamento alla corsa


Il nuoto e la corsa possono essere complementari: introdurre periodicamente una seduta di allenamento in piscina può essere di supporto per il podista.

Il nuoto e la corsa, come tante altre discipline sportive, possono essere complementari.
In generale, riteniamo che il concetto di attività fisica non può essere relegato alla singola disciplina sportiva che si svolge, ma deve avere un’accezione più ampia. Ovviamente ogni sport differisce per caratteristiche tecniche e tipologia di movimento, ma i vari sport hanno molti punti in comune, più di quanti si possa pensare.
Per cominciare, i tre meccanismi energetici (cioè alattacido, lattacido e aerobico) intervengo a prescindere dallo sport, e sono legati al tipo di lavoro che può essere più o meno di intensità. Quindi è possibile svolgere un lavoro aerobico in acqua, di corsa o in bici. La componente di un certo rilievo che cambia da disciplina a disciplina è l’aspetto bio-meccanico.

Molti runners, per motivi diversi, praticano il nuoto: chi per necessità (per un infortunio), chi si cimenta in gare di duathlon o triathlon, e chi invece lo inserisce nel proprio programma di allenamento come attività di completamento o di supporto.
Sempre più atleti diversificano l’allenamento per diversi motivi, soprattutto per ridurre le sollecitazioni a carico delle articolazioni e dei tendini. La filosofia è quella di svolgere dei buoni volumi di lavoro riducendo il rischio di infortuni da sovraccarico. Quindi introdurre settimanalmente o periodicamente una seduta di allenamento in piscina può essere di aiuto oltre che di supporto.
Si possono svolgere tre tipi di allenamento in piscina.

1 - Allenamento di rigenerazione: viene svolto dopo un allenamento di corsa estenuante o particolarmente impegnativo. In questo modo il fisico ha la possibilità di recuperare in maniera attiva. Il nuoto rilassa la muscolatura e soprattutto i tendini che sono stati particolarmente impegnati nei giorni precedenti. Questo allenamento sostituisce la classica seduta di corsa lenta rigenerante.

2 - Allenamento ad alta intensità: viene effettuato un allenamento intermittente ad alta intensità che può essere eseguito sostenendosi alla boa che delimita le corsie. L’atleta si cimenta in azioni di skip rapido ad alta frequenza, alternato a skip blando di recupero. Questo esercizio può essere svolto in serie o in unica soluzione. Ad esempio, si possono eseguire 5 serie da 5’, alternando 20” di skip rapido a 20” di skip molto blando. Oppure si possono svolgere 15’ continui, durante i quali vengono effettuati 20” di skip rapido alternati a 40”-60” di skip molto blando.
Lo skip in acqua può essere svolto anche in avanzamento grazie all’aiuto di un giubbotto che permette il galleggiamento (quanto meno del collo e della testa). Anche in questo caso vengono svolte, con lo stesso principio espresso precedentemente, delle serie di skip rapido alternate a skip molto blando. 
Questo tipo di attività, che fa lavorare molto anche l’apparato cardio-respiratorio, è molto intensa ed implica un costo energetico alto. Questo allenamento in piscina può essere svolto in sostituzione delle ripetute di corsa.

3 - Allenamento di media intensità: viene effettuato in corsia, in avanzamento con giubbotto che permette il galleggiamento. Si eseguono delle serie di corsa in acqua con azione svelta circolare, ma non al massimo della velocità. In questo tipo di esercizio giocano un ruolo importante anche le braccia che, oltre a contribuire nel mantenimento dell’equilibrio, aiutano nella spinta in acqua.
A seconda dell’intensità che si vuole sviluppare, si possono fare degli allenamenti più o meno lunghi. È un attività che ha un costo energetico alto e sollecita tutto il corpo. Questo allenamento può sostituire un allenamento di corsa a ritmo medio.

Abbiamo dato tre esempi di lavoro alternativo in acqua, ma è ovvio che non ci si può allenare in piscina per preparare una gara di corsa. L’allenamento in piscina può sostituire un allenamento di corsa in caso di necessità, come situazioni atmosferiche avverse, impossibilità di potersi allenare all’aria aperta, piccoli problemi infiammatori.
Un aspetto che sicuramente è da non sottovalutare riguarda il fattore psicologico. Fare un allenamento diverso aiuta a rompere la monotonia: cambiare ambiente e, addirittura, il tipo di attività fisica, può essere da stimolo per la mente.


Fonte: www.runningitalia.it