Seconda 21 km in 7 giorni, ma la disputo come allenamento essendo un percorso per 1/3 collinare e dopo la mezza d'inverno nel ferrarese. Si parte da casa da -3 gradi, uscita per il casello di Soave direzione Monteforte ma prima di entrare in città e siamo solo le 6,45 già il traffico è intenso tant'è che si prosegue a passo d'uomo a fianco del paese.
Parcheggiato nelle vicinanze della cantina sociale, proseguo a piedi tornando indietro per circa 1 km ma praticamente vedo auto ovunque perfino nei vigneti. Attraverso il centro e entro nell'expo per ritirare il pettorale, saluto gli amici della Maratonella di Campalto presenti qui con il loro stand e alcuni amatori. Chi tra le competitive e non siamo distribuiti in varie corse, io corro la 21 km detta la maratonina del Soave perciò partirò più tardi rispetto alla maggior parte dei presenti a Monteforte. Una città in festa, 20 mila persone che partecipano anche per i numerosi ristori lungo il percorso di gara il che non guasta data la bella giornata di sole. Alle 8 partono i podisti del trial di 26 o 44 km, 8,30 la marcia dei 18 mila e alle 9,30 parte il sottoscritto per l'ultima gara in programma. Primi 4 km in piano, poi inizia la salita di 6 km costeggiando gli ulivi con qualche tratto asfaltato e un falso piano, ovviamente si fa quello che si può diminuendo la velocità e a tratti camminando fino alla cima al decimo km in località Fratta. Segue 4 km di discesa lungo i tornanti ma seguendo il suggerimento di Barbara Versolato la affronto con relativa calma fino alle porte di Soave, da qui tutto pianura per gli ultimi 7 km attraversando il Castello e costeggiando la sede autostradale si entra alle porte di Monteforte, tratto di leggera salita finale e transito al traguardo in 1h55'35". Ritiro medaglia, riconsegna del chip in due file: da una parte la maglia tecnica dall'altra il pacco gara e questa volta devo dire veramente ottimo, due bottiglie di vino in primis, confezione di pasta e succhi si frutta per completare l'opera. Al ritorno in expo dopo una birra trovo Carlo Casali e Alberto Rusconi che mi consegnano una confezione di tortellini essendo creato il gruppo per questa occasione. Inizio la lunga fila per il pasta party, ma comunque non si aspetta più di tanto, un quarto d'ora non di più e tortellini caldi che data l'ora di pranzo viene piacevolmente gradito a tutti. Al ritorno il traffico risulta scorrevole ma impressionante la lunga fila di aiuto parcheggiate quasi a un km dal casello autostradale di Soave. Ventesima mezza di sempre, con lo sguardo rivolto a Roma per il mese di marzo proseguiamo con la tabella di marcia e speriamo anche nella buona salute.
Michele Scaggiante