È stata da parte mia un'impresa, credo storica che un podista degli Amatori Chirignago disputa in 15 giorni un triangolo di gare competitive iniziando dai 21 di Treviso, passando per il Lake Garda nei 30 e per finire la nostra Venice Marathon di 42 km.
Per la verità avrei iniziato già un mese fa a Ferrara per la Diecimiglia e con la mezza di Trento ma non ci pensavo proprio alla Venice, è stato l'ultimo dei miei pensieri non immaginando se riuscivo a terminarla o meno. A Treviso era solo un'allenamento dopo la mezza trentina, giusto per far riposare le gambe: infatti per metà corsa ho seguito i pacer delle 2 ore, poi stavo bene e sono proseguito fino al termine in progressione con un tempo dignitoso. Al Lake ho dimenticato a casa il garmin e non avevo nessun punto di riferimento relativo ai pacer per cui è stata una corsa a sensazione senza forzare più di tanto, solo i cartelli dei km fatti e i ristori mi confortavano, il meteo che non era dei migliori, freddo e vento ma ero coperto bene e si procedeva lentamente ma costante almeno credo. Il sole l'ho visto praticamente a 2/3 di gara, bellissimo correre nel lungolago di Garda, da provare se passate da queste parti. Anche qui cronometro sotto le 3 ore. E siamo arrivati alla Venice con il Trio Medusa al completo dopo Bologna, obiettivo una fascia 4/4h30 salvo imprevisti e potrebbero esserci in qualunque momento. Partenza come al solito tranquilla e iniziamo a correre lungo la Riviera del Brenta, Marghera, Mestre e il Parco di San Giuliano. 30 km buoni, sotto le 3 ore ma ne mancano 12 da fare e infatti a metà Ponte della Liberta' abbiamo finito la "benzina", proseguo camminando per 5 km intanto passano i pacer delle 4h15 ma non mi sono perso d'animo, ho ricominciato dopo il ponte mobile a correre anche se da andatura turistica gli ultimi 2 km. Bellissimo l'abbraccio virtuale in Piazza San Marco della gente comune che applaude e incita tutti noi che manca poco alla fine, è stato poi l'istinto per finire la maratona entro la fascia possibile di arrivo. 4h24'25" e sono contento così, l'importante era di terminare anche se il tempo massimo di 6 ore mi dava sicurezza.
Abbiamo osato crederci, se posso farmi una critica è quella di aver corso 30 km a meno 7 dalla Venice ed era meglio farlo almeno 3 settimane prima. Esperienza che si impara strada facendo. Prossimi obiettivi? Per quest'anno finisco le ultime due mezze in programma (Garda e Cittadella) e di arrivare a 90 gare disputate. Nel 2017 si cambia, meno gare e si ricomincia dalla Roma-Ostia.
Michele Scaggiante