Dopo il passo falso di 7gg fa a Bologna, questa volta avevo deciso di andare piano alla mezza di Vicenza preventivamente seguendo il pacer delle 2 ore. Due i motivi: primo per capire se moralmente stavo bene secondo se potevo resistere altri 21 km in pochi giorni. Una settimana passata con vari dubbi fino a sabato pomeriggio dove ho corso a Piove di Sacco per la Green Run: 5 soli km di corsa ma dal punto di vista podistico promettenti per l'indomani. Si parte dalla stazione ferroviaria di Mestre con un treno quasi vuoto data l'ora, mezz'ora e sono a destinazione lasciando l'oscurità e anche la pioggia che incombeva tra Padova e Vicenza. Alle 7 uscendo dalla stazione noto che qui aveva piovuto ma ora non più, le nuvole minacciose avanzano verso est perciò non mi serve l'ombrello. A piedi attraverso via Roma, Corso Palladio e Contra' Porti ringraziando un "collega" che prestava servizio in centro arrivo al Patronato Leone XXIII, ritrovo per il ritiro pettorali, spogliatoi deposito sacche e pasta party finale. Ancora presto con la busta in mano scendo negli spogliatoi della piscina ma invece di seguire gli altri scendo ancora dove non c'è nessuno mi siedo su una panca e aspetto. Mi infilo i pantaloncini e le scarpe ma resto ancora in maglia, mi preparo la canotta con il pettorale poi salgo di sopra per vedere cosa c'è intorno. Torno nello spogliatoio ma mi confondono per uno degli addetti della piscina per indicare loro lo spogliatoio uomini. Dove sono io non c'è nessuno ma c'è già molta gente che arriva tant'è che mi diverto a segnalare la direzione giusta per il cambio d'abito. Alle 8,45 indosso la canotta, consegno lo zaino al deposito e saluto cordialmente Luca Federici e Arianna Trevisan dell'Atletica Vicentina Run riconoscibili per le loro casacche arancioni, già visti a Conegliano a febbraio ma oggi in veste di pacer rispettivamente delle 2 e 2h15. Inizio il riscaldamento nei dintorni della partenza e proseguo poi per il parco Querini, la temperatura è ideale per fare bene e anche il tempo non guasta anzi c'è il sole parzialmente oscurato da qualche nuvola ma innocua. Incontro vi nuovo Arianna, è un po' emozionata essendo la prima volta di pacer in una mezza maratona ma la rassicuro pensando a divertirsi, suggerendomi di non seguire Luca ma se possibile fare un tempo minore. Mi posiziono in partenza in Viale Rumor, dopo i vari saluti di rito delle autorità locali e sportive tra cui Gelindo Bordin si parte qualche minuto dopo le 9,45. Inizio tranquillo con qualche tratto in discesa e incrocio Luca, lo seguo per qualche km ma come al solito cambio idea e provo a fare qualcosa di meno delle 2 ore di gara. Si esce dal centro e dopo qualche km raggiunto i pacer dell'1h50 seguo il loro gruppo, passano i 5 km, poi i 10 a 5'10"/km per lo più in piste ciclabili alla periferia. Si sale per un cavalcavia poi il percorso torna piatto, al 16simo km rallentamento, i pacer se ne vanno comunque fino a qui molto soddisfatto. Mi fermo al km 20 per l'ultimo ristoro dinanzi allo stadio Menti, do' il tempo alle gambe di respirare poi affronto l'ultimo km con relativa calma, tempo finale 1h52' ritiro la medaglia e mi ristoro. Mi sento abbastanza bene, contento di aver retto 16 km al ritmo dell'1h50. Tornato in Patronato, ritiro la sacca e mi cambio, prendo una birra nel bar e mi siedo per il pasta party, due chiacchiere con i vicini di tavolo poi saluto tutti, compreso Arianna e torno in stazione ferroviaria direzione Mestre. Ottava mezza terminata, per l'1h45 sono ancora molto indietro ma si potrebbe pensare di fare 1h50 a Trento ai primi di ottobre.
Michele Scaggiante