15 gg dopo i 21 km di Sappada, oggi siamo alla Piana del Cansiglio per la prima edizione della Cansiglio Run, 23 km competitiva e 13 km per la non e la family run di 4 tra i boschi del Cansiglio. Non ci metto molto per arrivare in loco dopo l'uscita autostradale a Vittorio Veneto Sud ma già nei pressi del Rifugio San Osvaldo c'è un discreto traffico per il parcheggio poi risolto a rilento dai preposti al servizio. Trovato lo spazio per l'auto mi dirigo al ritiro pettorali, basta solo dire il cognome e mostrare il certificato agonistico, più avanti all'interno della tensostruttura dove più tardi ci sarà per chi vuole il pasta party e non solo ritiro il pacco gara, una confezione di biscotti una maglia dell'evento e una bottiglia di vino.
Sono le 8,30 e inizio il riscaldamento in piano direzione Fregona, passo di fisnco una lunga coda di auto, molti mi chiedono dove si parcheggia e dove si ritira il pettorale, gli indico che il tutto si trova qualche centinaio di metri a sinistra ma per parcheggio è già pieno dove l'avevo messa io perciò in teoria dovrebbero trovare un'alternativa. Proseguo il riscaldamento poi torno indietro, quasi non si passa più tra auto e gente che cammina per la strada però qualche buco si trova. Saluto il presidente Nodari e Anna Vicentini, la Daniela Baldari e Carlo Casali che faranno poi i 13 km. Prima di partire intravedo altri amatori ma c'è già traffico sotto l'arco per cui non ho il tempo per i saluti. Partenza ritardata di 15 minuti in modo che tutti si posizionano per lo start, pronti via e dopo qualche centinaio di metri si gira a sinistra per un tratto di strada provinciale, ancora a sinistra e si scende giù fino a 3,5 km poi una salita di un km segue un po' di falsopiano fino al bivio dei 13 e 23 posto al decimo km.
Salita per 500 metri poi si prosegue in piano ma purtroppo una podista che mi precedeva barcolla e poi cade in avanti, avvertito subito i soccorritori, presumo sia un'affaticamento o un giramento di testa.
Km 13 altro infortunio a una signora a una caviglia, un km dopo un'altra podista scivola e cade ma nel proteggersi il corpo perde sangue su un braccio, in due l'abbiamo rialzata e chiamato i preposti, faccio i complimenti alla protezione civile per i tempestivi soccorsi.
Fino al km 16 tutto bene, inizia un'altra salita che dura poco, segue una lunga discesa fino ai 21 ma ultimi 2 km di dura salita, quasi tutti a piedi, troppo per me. Ultimi 600 metri in leggera discesa, curva a destra e finisco la gara tra gli incitamenti, presumo sono gli amatori che hanno finito prima, li ringrazio tutti. 2h e 25 ma poco importa, con una medaglia al collo di valore doppio, 50 gare oggi corse quest'anno e la seconda maggior distanza di sempre dopo i 30 di Campalto. Segue il pasta party all'interno della tensostruttura poi rientro a Chirignago.
Dalla serie: Se no i xe mati no i voemo.
Michele Scaggiante