Il popolo di chi corre è una grande famiglia e, come in tutte le famiglie che si rispettino, ci sono le pecore nere. Quei parenti che ti vergogni di presentare alla fidanzata o agli amici perché sai che – inevitabilmente – ti metteranno in imbarazzo e tu vorresti sparire dalla faccia della terra.
Quante volte nella vita avresti voluto urlare “LA SMETTIAMO?! VUOI DARCI UN TAGLIO?!”? Ecco, questa è una di quelle. E quindi ho deciso di cantarne quattro , anzi 12 a tutti quei parenti di cui mi “vergogno”. Chiaramente, per la proprietà riflessiva, quei parenti si vergogneranno di me e quindi, se sei tra loro, non farti problemi a insultarmi nei commenti. (L’insulto che funziona meglio è “sei calvo e vai piano!”, così, tanto per consigliarti…)
12. La smettiamo di cercare scuse?
Imparare a perdere o ad accettare una cattiva prestazione è il primo passo per migliorare e superare i nostri limiti. Le scuse sono solo alibi che ci impediscono di evolvere.
11. La smettiamo di comportarci da fratelli e poi pensare “tanto poi ti svernicio e vedrai solo le mie suole”?
Cheppalle, tutti amiconi e poi quando inizia la gara (anche una tapasciata in un luogo dimenticato da Dio) siamo pronti a pugnalarci alle spalle pur di arrivare 325° nella classifica di categoria. Dai, su, pensiamo un po’ più al divertimento.
10. La smettiamo di ricondurre tutto a tabelle e formule matematiche e cominciamo a goderci un po’ di più la corsa?
Valutare una corsa o un allenamento solo basandoci su tabelle o formule matematiche è come giudicare la tua vita in base all’esito dei tuoi esami del sangue.
9. La smettiamo di sostituire Brian Johnson con Axl Rose?
Lo so, non c’entra con la corsa ma qui siamo in lutto per questa storia e mi pareva giusto esternare il nostro disagio.
8. La smettiamo di considerare valido solo l’allenamento che facciamo noi, solo le scarpe che usiamo noi, solo l’abbigliamento che indossiamo noi?
Sono solo opinioni personali. Ti svelo un segreto: una scarpa non si valuta esclusivamente sulla base del suo peso o della categoria (che ormai fortunatamente non considera più nessuno).
7. Basta pensare solo alla corsa! Beviti un aperitivo in compagnia e goditi la vita. (aka “get a life”)
Il fanatismo è una brutta bestia, lo dice anche Linus.
6. La smettiamo di trattare con sufficienza chi, all’inizio, va piano e fa pochi chilometri (oppure è sovrappeso)?
Personalmente ritengo sia un runner chiunque abbia la forza e la determinazione di alzarsi dal divano e indossare le scarpe per correre. Chissenefrega del maledetto “test del moribondo” o dell’indice di massa grassa.
5. Nella corsa, come in tutte le cose, la tua opinione è importante ma non cambierà il mondo (mi dispiace).
Quindi, prima di pontificare o sparare a zero su qualcuno che la pensa diversamente da te, pensaci due volte. Anche perché, se a te non interessa la mia opinione, per quale motivo a me dovrebbe interessare le tua?
4. La smettiamo di essere più preoccupati del tempo sul cronometro che di divertirci durante una gara?
Una gara non si misura solamente in base al numero che c’è sul cronometro al traguardo. Mi ha fatto una certa impressione fare foto all’arrivo di una gara e vedere il 70% dei runner essere più preoccupati di spegnere il cronometro anziché di sorridere per quello che avevano appena fatto.
3. Amico mio, il fatto che non ti abbiano convocato per Rio 2016 dovrebbe farti capire che non sei il più forte dell’universo. Quindi dacci un taglio e ridimensionati!
Questo dovrebbe essere un mantra da ripetersi più e più volte. Non significa che non si debba puntare in alto ma che bisogna essere, semplicemente, onesti e obiettivi.
2. La smettiamo di sgomitare anche durante le corse non competitive?
Tra i runner più noiosi ci sono quelli che sgomitano come pazzi durante le gare pur di guadagnare una posizione. Magari per essere poi sorpassati dopo 2 chilometri. Dai, su, se vuoi fare il tuo personal best senza che nessuno ti rompa le scatole, è meglio se corri da solo.
1. La smettiamo di condividere sui social media i tempi dei tuoi allenamenti ogni santo giorno?
Le dimensioni contano ma ciò che è più importante è come la usi (intendo la corsa, ovviamente). Personalmente preferisco milioni di volte quelli che condividono le loro corse con le sensazioni, le foto, le considerazioni. I numeri, in queste cose, stanno a zero. A meno che non facciate la maratona in meno di due ore. Allora in quel caso ci può stare.
Fonte: www.runlovers.it