L’estate è praticamente alle porte, è arrivato ufficialmente il tempo di rimettersi in forma. E quando si tratta di perdere peso, non c’è niente di meglio che un po’ di running. Coloro che praticano con costanza questa disciplina, però, sanno bene quanto sia complicato riuscire a dosare l’energia quando si corre, in modo che dopo appena dieci minuti non siamo già stanchi morti.
Per fare ciò, poi, è di vitale importanza spezzare il fiato: è un classico della corsa che anche coloro che non praticano jogging avranno sentito spesso, ma cosa si intende esattamente con “spezzare il fiato”?
Dal punto di vista fisiologico significa semplicemente ottenere un giusto livello di attivazione fisica prima di raggiungere il livello di massimo sforzo, in modo che il corpo sia in grado di sopportarlo.
Tenuto conto di questo, va osservato anche che ogni persona ha un diverso livello di attivazione fisica: per questo possono volerci dai 15 ai 30 minuti di riscaldamento, a seconda di quelle che sono le caratteristiche individuali.
Per fare in modo che ciò avvenga è opportuno svolgere un giusto riscaldamento, in modo da raggiungere quell’equilibrio cardio-respiratorio resistente agli sforzi medio-intensi e intensi.
Ci sono fondamentalmente due modi per aumentare i valori fisiologici e raggiungere la soglia di sopportazione dello sforzo: nel primo caso si può effettuare un riscaldamento ad un’intensità generale piuttosto blanda, ma alternando questa attivazione di base ad allunghi di 60-100 metri per attivare le risposte fisiologiche sollecitando il corpo a intervalli; nel secondo caso invece si aumenta gradualmente l’intensità del riscaldamento fino a raggiungere lo sforzo massimo negli ultimi 10-15 minuti.
La cosa più importante una volta individuato il metodo per spezzare il fiato nel modo migliore è ripetere ogni volta lo stesso tipo di riscaldamento: devi ricordarti che più il corpo si abitua a un certo tipo di riscaldamento, più sarà facile raggiungere rapidamente il livello di attivazione fisica.
Fonte: www.helloworld.it