Con il D.P.C.M. 3 Novembre 2010 la stipula della polizza sportiva contro gli infortuni è diventata obbligatoria per tutti gli sportivi dilettanti tesserati con le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate e gli Enti di promozione sportiva che il Coni riconosce come atleti, tecnici o dirigenti. L’obbligo è stato esteso anche ad istruttori, dirigenti tesserati, collaboratori e preparatori atletici. Le coperture assicurative proposte dal mercato sono molto diversificate e, attraverso alcuni siti specializzati nel calcolo delle polizze assicurative, chi è interessato può trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
L’assicurazione infortuni sportivi, ad esempio, copre tutte le spese mediche da affrontare in seguito ad un infortunio subito nel corso di gare o allenamenti dal quale siano derivati danni fisici visibili e obiettivamente constatabili che portino ad invalidità permanente o, nel peggiore dei casi, alla morte.
Altre tipologie di polizza sportiva, come l’assicurazione responsabilità civile privata, prevedono anche un risarcimento nei confronti di terzi e di iscritti ad associazioni sportive che abbiano subito infortunio durante la pratica sportiva. In questo caso, infatti, chi ha provocato il danno e non è coperto da un’adeguata polizza assicurativa si trova costretto a pagare di propria tasca i costi di eventuali operazioni o riabilitazioni e corre il rischio di dover sborsare, da un giorno all’altro, cifre molto elevate.
Si parla, inoltre, di copertura assicurativa estesa al rischio in itinere quando il rimborso è previsto anche in caso di infortunio subito nel percorso compreso tra la propria abitazione e il centro sportivo o il campo di gioco nel quale viene svolta attività sportiva.
Deve essere considerato, inoltre, che molte compagnie assicurative propongono al contraente, oltre i modelli standard, anche la possibilità di ottenere polizze “cucite su misura” in base alle proprie esigenze negoziando, ad esempio, una maggiore copertura assicurativa riguardo al rimborso delle spese mediche o farmaceutiche da sostenere in seguito all’eventuale infortunio.
L’assicurazione infortuni sportivi non può essere stipulata con qualunque compagnia assicurativa che la metta a disposizione ma soltanto con quelle che sono riconosciute idonee dalla legge. Qualora si verifichi un infortunio, il legale rappresentante della struttura sportiva si assume la responsabilità di attestare in che modo il sinistro è avvenuto; infatti, la copertura assicurativa viene meno se l’incidente risulta essersi verificato nel corso di attività sportiva non praticata nel rispetto dei regolamenti e delle leggi.
Quali soluzioni per gli amatori e per chi pratica sport estremi?
Per coloro che svolgono attività sportiva a livello non agonistico ma, piuttosto, ludico e amatoriale non è obbligatoria la sottoscrizione di una polizza assicurativa contro gli infortuni, ma la stipula della stessa è fortemente consigliata per tutelarsi da eventi spiacevoli e imprevisti. E’ opportuno sottolineare che per alcuni sport, come quelli estremi, non esiste alcun tipo di assicurazione sugli infortuni sportivi a causa dell’elevato rischio in cui incorre chi svolge tali attività. Si pensi all’alpinismo di alta montagna, alla caccia di animali pericolosi, alla speleologia, allo skeleton o alla discesa con il bob. Anche in questo caso, però, l’amatore può comunque stipulare una normale assicurazione infortuni per la quale, tuttavia, spesso sarà costretto a pagare un prezzo tanto più alto quanto maggiore è il rischio connesso all’attività praticata. Soltanto alcune compagnie propongono delle estensioni di garanzia per alcuni sport estremi come gli sport aerei, quelli motorizzati o le gare organizzate dalla Federazione Italiana Vela.
Fonte: www.runningitalia.it