Verona è stata per me un brutto ricordo, infatti 2 anni fa percorrendo la Giulietta e Romeo half marathon dopo 8 km mi sono infortunato ma stringendo i denti sono ugualmente transitato al traguardo. Seguirà poi i 5 mesi di stop tra fisioterapia e guardare dietro le quinte gli altri che corrono. Si volta pagina, oggi c'è la Straverona e decido di partecipare alla Cronorun, ovvero stesso percorso della classica scaligera ma con il tempo: tra i 20 che sulla carta sembrano molto impegnativi opto per i 10, ondulati ma alla mia portata, utile per le prossime gare.
Un'ora di auto in autostrada e poi seguendo le indicazioni per lo stadio raggiungo il parcheggio C, salendo in navetta a disposizione per i podisti e familiari raggiungo Piazza Cittadella a pochi passi da Piazza Bra e l'Arena. Nel Loggiato della Gran Guardia ritiro il pettorale e la maglia tecnica, data l'ora precoce giro per gli stand tra cui quello di Giorgio Calcaterra, il suo libro è in vendita ma di lui non c'è traccia. Nel frattempo mi cambio, consegno il borsone agli addetti al servizio e inizio il riscaldamento seguendo qualche gruppetto che per qualche km segue il percorso della gara, il tempo è nuvoloso ma ogni tanto spunta fuori il sole. Il punto di partenza è previsto per le 9 nei portoni di Piazza Bra ma c'è un'enorme marea umana davanti all' arco dello start perciò mi avvicino più possibile senza creare disagio. Pronti via e sorpassi a non finire per i primi km, smaltito il traffico inizio a fare un discreto ritmo da Porta Palio direzione Castelvecchio passando lungo l'Adige fino al quinto quando la strada si inerpica per le Torricelle: per 2 km rallentamento e qualche metro camminando data l'asperita' poi in cima attraversando le mura di Castel San Pietro si riprende a correre, ma inizia anche la discesa e perciò presto attenzione alle scalinate facendo a volte zig-zag tra chi cammina quasi occupando il tragitto. Sono altri
2 km di discesa a tratti pericolosa ma ben segnalata poi attraversamento dell'Adige in Ponte Pietra, infine in piano per le strade a volte strette fino a raggiungere il traguardo in piazza Bra. 50 minuti e rotti ma la salita e discesa si sono fatti sentire. Ressa in arena per il ristoro e per i pacchi gara, nel frattempo ritiro il borsone e mi cambio, aspetto se incrocio all'arrivo Fabio Crosara in gara nei 20 km, mezz'ora di attesa ma niente da fare, posso immaginare che sarà molto stanco.
Mi avvio perciò alla fermata della navetta che mi riporta in 10 minuti al parcheggio, il tempo di sistemare gli accessori podistici e poi si ritorna a casa tra il sole che è uscito dal guscio. Tra un mese c'è Lignano, speriamo in bene e nel divertimento.
Michele Scaggiante