Dovrei essere abbonato al maltempo, passi per l'inverno trascorso che capitava una domenica si e l'altra pure, fine aprile e inizio maggio con la pioggia e nonostante tutto si corre almeno per macinare km in vista della Bavisela. Sveglia alle 6,30 e già sento rumore di forte pioggia, previsioni azzeccate ma si decide di partire per Oderzo. Gladiatorum Race, ovvero una corsa competitiva di 11,097 metri in circuito vestiti per chi vuole con i costumi romani: questa è la prima gara delle tre in programma facente parte della 42,195 di marca cui comprende la Corritreviso a giugno e la mezza di Treviso a ottobre.
45 minuti di viaggio sempre con la pioggia che non smette di scendere e parcheggio l'auto nei pressi della piazza grande, seguo la freccia per il ritiro pettorali e guardo che numero ho; il 13, porterà fortuna? Noto che nell'elenco degli iscritti ci sono altri 3 amatori, ovvero Luigino Furlan, Andrea Bazzana e Luigi Bertoldo almeno oggi non sono da solo.
Nel ritirare il pettorale a scelta e per chi vuole c'era da scegliere un'oggetto romano tra corona d'alloro o d'oro (ovviamente finti), una spada o un gonnellino: opto per l'ultimo, nel frattempo saluto cordialmente e con piacere Matteo Trevisan reduce dalla maratona di Londra e mi invita a partecipare alla gara che si svolgerà a Piombino Dese il 13 maggio.
Arriva anche Maurizio Stievano, qualche chiacchera soprattutto nel mio modo di correre, non ha tutti i torti ma cercherò di migliorare la postura in futuro. Torno in auto, ci si cambia e inizio a fare riscaldamento o quasi, indossato il gonnellino mi sposto in zona partenza, qualcuno in alto ha chiuso i rubinetti perciò si parte con qualche goccia e un po' di vento contrario in qualche punto del circuito. Partenza fulminea per gli altri, quasi tutti spariti in mezzo km, primo km da 4,35 troppo veloce per me si rischia di finire presto la benzina. Infatti rallento ma seguo un certo ritmo, quasi sempre sotto i 5/km, prima dell'ultimo giro del circuito raggiungo Andrea Bazzana, ma per pochi metri, poi allunga e lo vedo in lontananza a fine gara. Mi passa di fianco Matteo Trevisan con un giro di vantaggio ma mi sprona a non mollare, un gesto che ho apprezzato soprattutto da un grande podista che ho sempre stimato. Si fa quello che si può, taglio il traguardo in 52'38" a 4'44"/km, ritiro il pacco gara, in'auto mi cambio i vestiti e torno a casa per il pranzo.
Buone prospettive per Trieste, con il sole se ci sarà.
Michele Scaggiante