Quando in fase di allenamento si aumenta il chilometraggio per preparasi ad una gara o si cambia il tipo di terreno sul quale si corre e si indossano scarpe ormai logore, può accadere che si termini la corsa con un fastidioso dolore: la periostite tibiale. Non a caso, infatti, la tibia è l'osso maggiormente sollecitato durante la corsa.
La periostite tibiale è causata dal forte impatto dei talloni contro il terreno, che provoca dei piccoli strappi ai muscoli vicini alle tibie. Il dolore si manifesta nelle fasi iniziali della corsa, con difficoltà nella fase di spinta.
Trattandosi di un'infiammazione, è importante curarla in tempo utile e agire di conseguenza per evitare che peggiori.
E' necessario ammortizzare maggiormente l'appoggio dei talloni sul terreno durante l'attività fisica (corsa, salto in alto, salto triplo, salto con l'asta, salto in lungo sono solo alcune delle attività che causano maggiormente la periostite tibiale). A tale scopo è consigliabile sostituire le scarpe da corsa, se usate da più di tre mesi, e correre su superfici morbide come un prato o una pista sterrata. Da evitare l'asfalto.
Nel caso in cui si avverta dolore anche quando non si corre, allora è importante non sforzare le tibie e fare un po' di riposo che può andare da pochi giorni ad alcune settimane. In questo caso dei massaggi possono contribuire positivamente alla guarigione.
Quando l'infiammazione sarà passata, al fine di prevenire un'eventuale ricaduta e di rinforzare i muscoli vicini alle tibie è consigliabile fare stretching ai polpacci ed esercizi con i piedi.
Un esercizio molto efficace è il seguente:
- da seduti, posizionate verticalmente tra i piedi un manubrio di peso 1 - 2 kg;
- assumete la posizione iniziale, con i piedi sospesi paralleli al pavimento;
- piegate più che potete le punte dei piedi verso di voi e ripetete il movimento 10 - 12 volte.
Fonte: www.runningitalia.it