Considerando che ogni prestazione è il frutto di un lavoro che presenta diverse fasi e ogni fase ricopre un ruolo importante, fare un errore durante l’approssimarsi alla gara potrebbe portare ad una contro-prestazione, nonostante si sia lavorato duro e magari in maniera scrupolosa.
In ambito atletico lo scarico pre-gara viene indicato con il termine Tapering che acquisisce il significato di diminuzione graduale dei carichi di lavoro per arrivare alla competizione nella migliore forma possibile.
Per meglio capire come affrontare questo momento bisogna tenere in considerazione diversi fattori, quali il livello e le caratteristiche dell’atleta. Ma la cosa più importante è testare in competizioni meno importanti le varie forme di approccio alla gara, sia dal punto di vista tecnico che fisico, così da potersi presentare al meglio all’appuntamento che conta. Uno dei fattori da considerare è il riposo.
Spesso uno stato eccessivo di agitazione porta a svuotarsi a livello nervoso, così da presentarsi l’indomani spento e senza energie. Quindi è importante vivere con disinvoltura ogni evento, senza pensare per intere giornate alla competizione.
Altro fattore importante è l’alimentazione, che non sia ne troppa, ne troppo poca. E' importante mangiare come generalmente si fa quando ci si allena. Se siete in prossimità di una maratona ed avete fatto lo scarico dei carboidrati, è bene ricaricare il glicogeno con una buona dose di carboidrati. Evitate di mangiare cose diverse da quello a cui siete abituati, in particolar modo se la gara si svolge in un paese che non è il vostro.
Infine l’allenamento. A seconda se correte tutti i giorni o saltuariamente, il giorno prima della gara è bene fare una sgambettata di 25’-40’ magari facendo gli ultimi minuti più allegri, oppure finendo in maniera blanda ma inserendo qualche allungo giusto per far girare le gambe.
Alcuni atleti preferiscono fare assoluto riposo il giorno prima e magari si alzano di buon'ora la mattina della gara per svolgere il cosidetto risveglio muscolare. Qualsiasi pratica è molto personale e si affina con l’esperienza.
Se si affrontano gare relativamente brevi, è utile mantenere la muscolatura sveglia con un allenamento molto dinamico due giorni prima della gara.
Per le competizioni come la mezza maratona o la maratona, per tempo di scarico si intendono le due settimane che precedono l’evento. In generale si tende a ridurre il chilometraggio del 25% circa, svolgendo un paio di allenamenti a ritmo gara su distanze lunghe il 60% circa della distanza gara. Chi ha lavorato sul potenziamento inserisce qualche richiamo di forza con allunghi in salita. Molti eseguono in prossimità della maratona un classico 5x2000 m a RG-10" con 2' di recupero da fermo, circa 5 giorni prima.
Il discorso diventa molto più articolato per i runners che non hanno obiettivi specifici durante tutta la stagione, ma vogliono correre su livelli accettabili tutto l’anno.
In questo caso diventa fondamentale la corretta gestione dei carichi di lavoro, anche se un andamento sinusale è inevitabile durante l’arco dell’anno.
Ad esempio un podista che vale 40’ sui 10.000mt. avrà periodi di massima forma in cui si aggirerà sul suo personale anche sotto i 40’, periodi di stadio medio nei quali correrà fra i 40’20” e 41’00”, e periodi di scarsa forma (purtroppo inevitabili) in cui impiegherà più di 41’00”.
Fonte: www.runningitalia.com