Febbraio è iniziato male dal punto di vista meteorologico e puntualmente non si è fatto smentire neanche oggi. Pioggia prevista e pioggia fu, tant'è che anche oggi ci si copre più del solito, e si parte per Ceggia, un paese dopo San Donà di Piave famosa soprattutto per il Carnevale, ma mi sa che oggi per festeggiare l'evento posticiperanno in un'altra data, troppa acqua che scende e poi freddo.
Si parte presto, autostrada per Trieste uscita Cessalto, svolta a sinistra e arrivo dinanzi al municipio di Ceggia, parcheggio quasi vicino alla partenza ma vedo un divieto di sosta, nel dubbio chiedo informazioni se si può lasciare l'auto: risposta confermata fino alle 12.
È il debutto di questa corsa, dopo la Corri Ceggia in'estate, perciò non si sa come potrebbe essere il percorso. Ci si iscrive all'interno del municipio a soli 2 euro e due percorsi in programma: 9 e 16 km. Esco e mi trovo Sante Zardo, le Fiasp non è del suo gradimento perciò è venuto qua, un centinaio gli iscritti alla partenza e alle 9,15 si va per l'asfalto ma troppe pozzanghere nel percorso mi fa pensare che sarebbe meglio non forzare, in settimana non stavo bene in salute e si procede con calma per i 16 km.
Quarto km e primo ristoro, mi fermo per un the' caldo poi svolta a destra per i 16, gli altri proseguono diritto per i 9. Con sorpresa noto con piacere che è quasi tutto asfalto, si costeggia per un tratto l'autostrada, si attraversa un ponte per un tratto di argine e arrivo al secondo ristoro al km 8. Altro the' e si riparte, attraversando il paese di Grassaga si arriva poi all'ultimo ristoro presso la Casa dei Racconti, ultimo rifornimento liquido e poi via per gli ultimi 3 km dei 16 previsti. Scarpe pesanti, vestiario da uno che va in giro senza ombrello termino la gara in 1h 27 circa.
Bellissimo percorso di come quelli che piacciono a me, peccato il maltempo però non mi lamento, può succedere. Scappo via in'auto, mi cambio subito con qualcosa di asciutto e me ne torno a casa. Anche oggi il lungo l'abbiamo fatto, non ancora nei tempi previsti però a Milano manca un mese.
Michele Scaggiante