Venerdi 12/06/2015 - Portobuffolè (TV)
Sono stato una settimana fuori Italia per lavoro e visto che le donne sono andate al mare voglio approfittare per una corsa del venerdi sera, in aeroporto consulto IL CALENDARIO DEL PODISTA VENETO e trovo Portobuffolè : è a Treviso, non sarà lontano… beh , alla fine però neanche vicinissimo.. è praticamente in Friuli, ma ho la roba in macchina e dopo un bel po’ di chilometri mi trovo nel bellissimo centro storico di questo paesino per la prima edizione della Corsa del Toresin. Arrivo presto e non sembrano esserci tantissime persone, ma a una decina di minuti dalla partenza i partecipanti saranno oltre 300. Trovo anche Ennio e Luigino, ma non ci penso neanche a provare a seguirli, andrò con il ritmo che riesco, fa anche molto caldo. Alle 20 in punto partiamo per il percorso da 11 km (i 4 km partiranno alle 20:05) e subito si sale sull’argine; praticamente tutto il percorso è sterrato, ma il terreno è compatto e non sconnesso, si va su e giù per gli argini, attraverso i campi e in generale si sta in mezzo alla natura. Il caldo è veramente tanto e approfitto volentieri dei ristori, negli ultimi 2 km faccio molta fatica, ma risalito l’ultimo argine mi ritrovo fuori dal centro storico e dopo 500m passo sotto all’arco denominato “Toresin”, che segna l’arrivo, finalmente posso bere un po’ d’acqua e noto con piacere che il ristoro è composto praticamente tutto di frutta fresca (anguria, melone..) oltre alle solite bibite. La partecipazione alla fine è stata buona, il percorso piacevole e ho riconosciuto qualche faccia nota, peccato per la distanza da casa, comunque una bella manifestazione.
sabato 13/06/2015 – Altanea (VE)
Stamattina mi sono svegliato prestissimo per andare a Eraclea a fare una sorpresa a mia figlia, ma a metà mattina sono tornato verso Spinea, per la bellissima grigliata sociale e dopo una bella mangiata, sane risate in compagnia e un caffè riparto alla volta di Eraclea (mia figlia mi aveva strappato la promessa di un bagno insieme) e dopo un pomeriggio in spiaggia mi sposto praticamente dietro l’angolo per la seconda edizione di Altanea Corre. Non ho partecipato alla prima, ma a quanto pare si corre all’interno del parco di Altanea e visto il caldo e la corsa di ieri opto per il percorso breve da 6 km. La mia amica Elisa abita a 100m dalla partenza e vado letteralmente a prenderla a casa, la convinco a partecipare, ci iscriviamo e ci sediamo a chiacchierare sul marciapiede fino alla partenza, purtroppo non ci saranno neanche 100 persone al via, ma le ragazze sparano i coriandoli e si parte. Data la lunghezza del percorso provo a tirare un pochino, anche per capire come reagiscono ginocchio e piede, supero un po’ di gente e il gruppo si sgrana, ogni tanto incrociamo qualche famiglia di turisti o di bagnanti che tornano dal mare e saluto con la mano (non saprei in che lingua farlo altrimenti), ringrazio i volontari al ristoro dei 3km, ma proseguo dritto. Il giro è bello, tutto sterrato , compatto, soffro un po’ nel finale, ma arrivo nel piazzale sotto l’arco e lo speaker Raffaele mi riconosce (c’eravamo visti ieri a Portobuffolè) e scambiamo due battute negli ultimi 10 metri: scherzando mi dice di vederci anche l’indomani a Godego, ma rispondo che ho altri programmi, sarà per la prossima. Bevo un bicchiere d’acqua e decido di tornare indietro per accompagnare Elisa nel tratto rimanente.. la trovo e facciamo insieme l’ultimo km. Finalmente possiamo andare al ristoro: panini, biscotti, merendine e soprattutto vassoi di anguria fresca, di cui approfitto. Saluto Elisa e parto alla volta del parcheggio. Un bel giretto, comodo visto che ero a 5km da casa, fosse stato un po’ più fresco avrei fatti gli 11 km, ma tanto domani mi aspetta Gorgo…
domenica 14/06/2015 – Gorgo al Monticano (TV)
Ultimamente sto facendo parecchie corse nel trevigiano, complice anche il fatto che spesso nel weekend sono a Eraclea, però pare esserci una strana regola : più il percorso è sterrato più piove… infatti, non curante delle previsioni mi sveglio presto e noto che è una bella giornata: freschino , ma abbastanza sereno. Silenziosamente mi vesto e scendo, imposto il navigatore per Gorgo al Monticano: le strade sono deserte e arrivo prestino. Sono indeciso se fare i 12 o i 19 km, ma vista la temperatura e le nuvole mi convinco per la distanza maggiore, mi iscrivo e ricevo il pettorale e una bottiglia di vino (di acqua ne prenderò dopo che basta…). Il tempo di portare la bottiglia in macchina e bere un caffè e il cielo è diventato nero, nel giro di 5 minuti: lampi , tuoni e scoppia un temporale di un certo livello. Tutti scappiamo a ripararci sotto i gazebo delle iscrizioni o dove possibile e lì sotto trovo il mitico Ennio, che partirà alle 9:00 per i 12km visto che nei giorni scorsi ne aveva già fatti un paio di centinaia tra bici e a piedi. Faccio anche la conoscenza di un altro podista (che ritroverò al traguardo alla fine) con il quale scambio due chiacchiere su ritmo, meteo infelice e soprattutto sul percorso, che scopro essere completamente sterrato. Ormai sono le 8:25, è quasi ora di partire e la pioggia sembra essere un po’ diminuita, come la temperatura.
Ok oggi non si suderà, ma si arriverà bagnati lo stesso… 3,2,1 via: partiamo e se avevo una minima idea di deviare per i 12km in caso di problemi questa mi passa subito, visto che i percorsi si dividono a 500 metri dalla partenza: ho voluto il pettorale? e adesso corro…. Il percorso è veramente bello e suggestivo, almeno la parte di argini e di sentieri dentro i boschi, per forza di cose le parti in mezzo ai campi sono una sofferenza a causa del fango e della terra pesante. 19 km in queste condizioni sono un po’ duri, ma fortunatamente i ristori sono molti (credo 5 o 6) con acqua, te e sali e concludo la corsa subito prima di un nuovo temporale, bevo un paio di bicchieri di te e scappo in macchina appena in tempo per cambiarmi e partire, sotto un acquazzone con anche qualche chicco di grandine, poveri i podisti che sono ancora in corsa. Temporale a parte comunque è stata una bella manifestazione, l’affluenza non è stata abbondante, forse proprio per il tempo, ma percorso e organizzazione meritavano. Speriamo in un tempo più clemente per l’anno prossimo.
Michele Nodari