So già dove correre…controllato IL CALENDARIO DEL PODISTA VENETO. Dopo una serata a base di biscotti e mezza notte a base di pensieri molesti decido di provare un po’ a dormire, sperando che il temporale fuori smetta prima di mattina. Imposto la sveglia alle 7, ma mia figlia come sempre non è d’accordo e alle 6:30 sono già bello pronto e vestito che giro per casa. Devo passare a prendere il mio amico Antonio per cui con molta calma esco (fa freddissimo: 1 grado), parto, faccio benzina… tergiverso il più possibile, ma alle 7:45 sono sotto casa sua. In 10 minuti arriviamo al parcheggio del centro commerciale e ci dirigiamo verso la casetta delle iscrizioni, incrocio un po’ di gente che conosco e trovo la vela degli Amatori con Sergio e i suoi a distribuire i cartellini ai preiscritti, ma io non lo sono e faccio la trafila classica, almeno dentro la casetta è caldo; mi iscrivo, passo al camioncino a ritirare gli ottimi galani (che adesso, alle 14, sono già finiti!), recupero un po’ di volantini per le prossime corse e ci dirigiamo al baretto per il caffè di rito. Posiamo tutto in macchina e ormai manca poco, facciamo un paio di giri del parcheggio per scaldaci, ma gli organizzatori ci mandano indietro e ci troviamo sulla linea di partenza chiacchierando, ritrovo Giovanni e realizzo che siamo proprio in prima fila, ma ormai siamo lì: ci passeranno tutti, pazienza, speriamo di non essere troppo di intralcio. Passano i minuti tra le solite chiacchiere e lo speaker parla, ma non sentiamo niente perché le casse sono lontanissime… evidentemente deve aver dato lo start perché uno sparo ci coglie assolutamente di sorpresa e la massa parte. Ci scambiamo uno sguardo misto di terrore e sorpresa, click sul Garmin, e ci diamo appuntamento all’arrivo e parto. Supero il sottopasso a pochi metri dalla partenza, ridendo al pensiero che sarà l’ultimo ostacolo che troverò tra 21km, dopo poco mi capisco e provo il ritmo che mi ero preparato: 1km veloce e 1km di recupero… tutto sommato sembro tenere, salto il primo ristoro, trovo e passo qualche amico e noto con piacere che i tratti di sterrato sono praticabilissimi, tra una cosa e l’altra mi trovo al ristoro del 10°km, sono un po stanchino, come sempre a metà gara, ma dopo un bicchiere di te riparto, sempre solo. Almeno fino al km 17° dove sento dei passi alle mie spalle, troppo vicino, mi giro e trovo un runner sconosciuto che mi chiede di tirarlo per un km, a me?! Ok, continuo e al 18° ci affianchiamo, facciamo un altro km e poi ripasso davanti io, al 20° mi giro per proporgli un allungo fino alla fine, ma non lo trovo più, peccato, almeno avrei voluto salutarlo. Comunque provo il tutto per tutto: decido di accelerare, per quanto possibile, fino al sottopasso, che affronto con le ultime energie, percorro il rettilineo finale e con mia sorpresa mi danno una bottiglia di vino e un bigliettino: “sei arrivato 42°”. Guardo al polso e vedo 1:32:50: record personale. Ottimo! saranno state le ripetute consigliate da Giovanni!
Prendo un paio di bicchieri di te al ristoro e torno all’arrivo ad aspettare Antonio, nel frattempo vedo arrivare anche un’altra mia amica: Cristina, contenta anche lei della sua prestazione, vado avanti e vedo Antonio che sale dal sottopasso, lo affianco e lo accompagno fino alla fine spronandolo, sempre con la bottiglia di vino in mano: anche lui fa il suo record: sotto le due ore.
Alto bicchiere di tè, di corsa (metaforicamente) alla macchina e via a casa. Grande soddisfazione oggi! E trepidazione per la settimana prossima quando proverò i 33 km a Cessalto.
Michele Nodari