Vista la vicinanza della marcia, e grazie anche al fatto che Giovanni ci farà trovare i pettorali già pronti alle 8:30 in parcheggio, posso prendermela comoda e, dopo aver sistemato mia figlia con colazione, cartoni etc monto in macchina (lo so potevo andare anche a piedi, ci avevo pensato) e mi dirigo verso Maerne. L’anno scorso avevo fatto i 14km e quest’anno vado per i 21km, con mezza idea di lasciare lì la macchina e tornare di corsa per cominciare ad allungare (no, alla fine non ce l’ho fatta).
In ogni caso parcheggio praticamente dietro il piazzale, e cerco la “goccia” col logo della società, sotto alla quale il buon Giovanni mi consegna il pettorale. Casualmente anche oggi partecipano i miei amici storici, bene o male entrati tutti nel mondo del running, anche se con tempi e distanze diverse, ci ritroviamo al bar per una veloce colazione e per scaldarci un po’ dal freddo: Anna ed Elisa faranno i 6, io e Antonio i 21, saluto un po’ di conoscenti e al via ci dividiamo subito, la corsa procede bene, la giornata è bella, ma forse mi sono vestito un po’ troppo, potevo stare anche in maniche corte anche se devo dire che nei primi km le dita delle mani erano di un bell’azzurrino pallido. A circa 7km trovo un’altra mia amica: Cristina, che sta facendo i 14km e infatti procediamo chiacchierando e “tirandoci” a vicenda fino alla deviazione, poi resto solo, ma molto felice: andare in compagnia ti aiuta veramente a non sentire la fatica e il tempo. Ad ogni modo poco dopo c’é il ristoro e mi concedo un bicchiere di te caldo per poi buttarmi sugli ultimi km, vorrei finire a 4:40’ e provo a spingere, ma gli ultimi 3km sono veramente duri (e qui salta il piano di attaccarci il ritorno a piedi), bene o male riesco ad arrivare al traguardo, devo fare 2/3 del parcheggio perche il Garmin non era convinto dei 21km indicati dal percorso e finalmente è finita (pro memoria: evitare pasta allo scoglio e focaccia la sera prima di una mezza), passo a salutare Giovanni e gli altri amatori, recupero il pacco gara (quest’anno in posizione molto più comoda: in piazzale), ritrovo Cristina e ci diamo appuntamento alla prossima corsa, mi bevo un’ottima spremuta e guardo un po’ in giro … non vedo gli altri, quindi corro in macchina perché sono veramente molto sudato e non fa poi caldissimo.
Il percorso mi è piaciuto molto: veloce e suggestivo, il fatto che le strade non fossero chiuse al traffico non è minimamente pesato grazie al lavoro dei sempre ottimi volontari, ho trovato un bel po’ di gente prima, dopo e durante, e sono anche riuscito a chiudere in 4:40; peccato non essere riuscito ad allungare un po’, ma il bilancio è certamente positivo.
Michele Nodari