Vabbé, mi sa che l’anno prossimo vado a quella in Prato della Valle.
Ieri sera solita bisboccia, ma stamattina la sveglia era puntata relativamente tardi, Noale è vicino e avevo già fatto l’iscrizione in internet per cui, niente fretta. Mi vesto e appena arriva Antonio partiamo: corriamo in due (i 10km) mia moglie ci aspetterà all’arrivo con le bambine.
C’e’ una nebbia bella fitta e il termometro segna 2°C, tengo con piacere il vestito, il cappello e la barba.
Ritiriamo i pettorali, ci rifugiamo in un bar fino a poco prima della partenza fissata per le ore 10:00, poi usciamo per un po’ di stretching (addio pantaloni da babbo) e ci infiliamo nella bolgia festosa nonostante le condizioni atmosferiche. Ecco da qui cominciano i punti negativi, niente di drammatico, ma sono quei dettagli che ti fanno venire in mente la frase di apertura “Vabbé, mi sa che l’anno prossimo vado a quella in Prato della Valle”; questa è la “vera” corsa dei babbi? Ok! Ma che senso ha far pagare 12,00 € con chip di cronometraggio se il primo chilometro lo fai a passo di bambino perché 1000 persone devono passare sotto l’arco della Rocca? Vabbé. Bene o male siamo riusciti a superare un po’ di gente e usciamo dal centro, dopo 500 m si passa per un parchetto: stradina di cemento larga mezzo metro oltre la quale fango e foglie, ok facciamo la campestre, ma comunque tra alberi e panchine la cosa non è agevole per niente: vabbé. Torniamo sull’asfalto. La manifestazione è pubblicizzata da mesi, anzi dall’anno scorso, la strada è per le macchine, ok, ma fare 2km sul ciglio della strada con il fosso a 10 cm sulla destra e macchine forzatamente a passo d’uomo a 10cm sulla sinistra, che sgasano e imprecano apostrofandoci con “statevene a casa a dormire, maledetti” non fa molto Natale.
Per carità non è colpa degli organizzatori se la gente è maleducata, ma non si poteva deviare un po’ il traffico o trovare un percorso differente? vabbé. Al sesto km c’è il ristoro, grazie, grazie davvero ai volontari e a tutti, ma il te in lattina, gelato a 2°C mi ha dato il colpo di grazia, ringrazio, saluto e riparto… vabbé.
Ultimo chilometro scarso all’interno del parco della rocca, i due percorsi si ricongiungono e comincia lo slalom tra quelli dei 5km, “scusate“, “permesso“, “grazie” fino all’arrivo, anzi a un paio di metri prima perche c’e’ un muro di gente davanti, nessuno che li faccia spostare? Vabbé.
Corsa finita, aspetto Antonio e intanto trovo le donne, ci dirigiamo al ristoro che è dalla parte opposta e troviamo una bella colonna visto che è tutto transennato e si è costretti a fare tutta la coda anche per un sorso di te (speriamo caldo, almeno qui), ma desistiamo subito e ci dirigiamo direttamente alla macchina, tanto casa è vicina. Non mi capita spesso di tornare deluso da una corsa, anzi credo non mi sia mai capitato, ma oggi è andata così, pazienza. Ah alla fine il chip ha indicato 0:52:26 sui 10km. Vabbé.
Vabbé, mi sa che l’anno prossimo vado a quella in Prato della Valle.
Michele Nodari