Complice l’imminenza del Natale ogni occasione è buona per ritrovarsi con chiunque, mettendo a dura prova i miei programmi podistici del week end: Sabato pranzo e cena con amici, domenica anche (tra l’altro a Pedavena, dove ho assistito da spettatore alla Corsa dei Babbi Natale), ma oggi sono riuscito ad infilare una 10km d’allenamento molto tranquilla che quest’anno è giunta alla sesta edizione, ed io corro per la seconda volta. E’ una delle tipiche marce “dei Babbi Natale”, non siamo ai livelli di Noale o di Padova, ma devo dire che l’organizzazione è stata buona: parcheggi presidiati e tutto sommato disponibili, l’ottimo Dario di Marciapadova come speaker, riscaldamento a tempo di musica e un occhio di riguardo per i più piccoli: slitta e trono su cui farsi fotografare con Babbo Natale, una cassettona delle lettere di Poste Italiane dove poter imbucare le letterine e addirittura la banda ad aprire la marcia.
Quest’anno si ripropone l’inconsueto orario delle 14:30 e il tempo ci concede un bel pomeriggio di sole, io vado per i 10km e mia figlia per i 2km, accompagnata da mia moglie.
La partenza questa volta è stata spostata nel parcheggio delle poste poiché davanti alla chiesa è stato allestito un mini mercatino natalizio. Dopo il saluto del sindaco la banda inizia a suonare e apre il corteo di un paio di centinaia di persone, per lo più in passeggiata sui 2 o 5 km.
Io ripenso al pranzo da mia mamma di un’ora prima e aspetto che il fiume rosso prenda un po’ di distanza, un paio di minuti e parto.
Inevitabilmente i primi metri sono di slalom, ma poco dopo raggiungo e saluto le mie donne e comincio a prendere un ritmo decente, il percorso è totalmente su strada, ottimamente segnalato dai sempre gentili volontari, e si snoda nella campagna padovana tra i comuni di San Giorgio delle Pertiche e Arsego: zone della mia infanzia che rivedendoli dopo tanti anni con una prospettiva diversa. Il percorso è tranquillo, passo dritto all’unico ristoro a circa metà gara e saluto e scherzo con i numerosi bambini aggrappati ai cancelli o affacciati sull’uscio delle case, il costume è leggermente ingombrate e per nulla traspirante, ma non è certo il giorno in cui cercare la prestazione, l’arrivo prevede il passaggio su un piccolo ponticello dopo una stradina stretta dove inevitabilmente si forma un po’ di traffico. Alla fine chiudo in 46 minuti, va beh.
Dario sta ancora intrattenendo la folla, tra l’ampia scelta di bevande: cioccolata, vin brulé, bibite opto per un classico té caldo, recupero la famiglia, e verifico inutilmente il cartellone dei premi estratti a sorte tra i cartellini, la manifestazione non prevede premiazioni e continuerà con giochi e musica, ma senza di noi; prendiamo la via della macchina, cambio veloce e poi verso casa.
Una corsa onesta: che mantiene la promessa di un bel giretto tra le mie terre di gioventù, in un’atmosfera di festa natalizia, e che apre il mese delle corse in rosso, tra una cena e l’altra…
Quest’anno si ripropone l’inconsueto orario delle 14:30 e il tempo ci concede un bel pomeriggio di sole, io vado per i 10km e mia figlia per i 2km, accompagnata da mia moglie.
La partenza questa volta è stata spostata nel parcheggio delle poste poiché davanti alla chiesa è stato allestito un mini mercatino natalizio. Dopo il saluto del sindaco la banda inizia a suonare e apre il corteo di un paio di centinaia di persone, per lo più in passeggiata sui 2 o 5 km.
Io ripenso al pranzo da mia mamma di un’ora prima e aspetto che il fiume rosso prenda un po’ di distanza, un paio di minuti e parto.
Inevitabilmente i primi metri sono di slalom, ma poco dopo raggiungo e saluto le mie donne e comincio a prendere un ritmo decente, il percorso è totalmente su strada, ottimamente segnalato dai sempre gentili volontari, e si snoda nella campagna padovana tra i comuni di San Giorgio delle Pertiche e Arsego: zone della mia infanzia che rivedendoli dopo tanti anni con una prospettiva diversa. Il percorso è tranquillo, passo dritto all’unico ristoro a circa metà gara e saluto e scherzo con i numerosi bambini aggrappati ai cancelli o affacciati sull’uscio delle case, il costume è leggermente ingombrate e per nulla traspirante, ma non è certo il giorno in cui cercare la prestazione, l’arrivo prevede il passaggio su un piccolo ponticello dopo una stradina stretta dove inevitabilmente si forma un po’ di traffico. Alla fine chiudo in 46 minuti, va beh.
Dario sta ancora intrattenendo la folla, tra l’ampia scelta di bevande: cioccolata, vin brulé, bibite opto per un classico té caldo, recupero la famiglia, e verifico inutilmente il cartellone dei premi estratti a sorte tra i cartellini, la manifestazione non prevede premiazioni e continuerà con giochi e musica, ma senza di noi; prendiamo la via della macchina, cambio veloce e poi verso casa.
Una corsa onesta: che mantiene la promessa di un bel giretto tra le mie terre di gioventù, in un’atmosfera di festa natalizia, e che apre il mese delle corse in rosso, tra una cena e l’altra…
Michele Nodari