Nei sogni di chiunque corra (o inizi a farlo) c’è l’affrontare e concludere una maratona: la distanza regina della corsa, quella che ha ucciso Fidippide nell’antica Grecia e di cui tanto senti parlare, scrivere, mitizzare. È una distanza, 42,195 chilometri, che va affrontata con molto rispetto ma può anche essere approcciata in modo più leggero, con l’unico scopo di uscirne indenni (e vincitori).
L’essere vincitori a una maratona non significa arrivare primi (quelli sono i SUPER vincitori) ma – semplicemente – concluderla, arrivando al traguardo vivi, vegeti e sorridenti. Per questo motivo esiste un metodo che – anche se farà storcere il naso ai “puristi” – ti permette di allenarti e affrontare i 42K in un tempo breve, seguendo un metodo facile.
Il metodo Run – Walk – Run
Quando ci si alza dal divano per la prima volta, magari seguendo il nostro programma per iniziare a correre, il segreto è farlo gradualmente, alternando la corsa e la camminata in modo da rendere la transizione il più dolce e indolore possibile. Questo è il Metodo RWR. Ma cosa succede nel momento in cui continui a utilizzare questo stile di corsa anche quando inizi a essere un po’ più allenato?
Succede che puoi aumentare le distanze in modo molto più veloce che con la corsa semplice.
Dipende dalla tua testa
L’ostacolo più grande quando si corrono grandi distanze è la nostra mente. Chiedi pure a chiunque, a chi corre da 30 anni o da 30 giorni, tutti ti diranno che il successo nella corsa lo costruisci con la mente.
Nello stesso modo, anche con questo metodo di corsa, la testa ti guida e decide il tuo successo. Dovrai seguire con grande disciplina il tuo ritmo, anche quando vedrai gli altri concorrenti sorpassarti mentre cammini, perché da questo dipende il tuo obiettivo. Soprattutto all’inizio, sentirai le gambe energiche e leggere, ma dovrai pensare che – con il tuo ritmo – non incontrerai nessun “muro” dopo il 30° Km e non avrai crampi alla fine. Riuscirai a correre la tua maratona, godendotela, con il solo sforzo di sapere che è irrilevante il tempo, conta arrivare in fondo.
Con questo metodo è più facile gestire la fatica. Se hai le gambe affaticate, pensare di correre altri 15 Km può essere difficile, mentre sapere che da lì a 5 minuti potra camminare per un minuto e recuperare può essere un grandissimo ristoro mente e motivazione.
E poi dalle gambe
Alternando la corsa con la camminata diminuisce lo stress a muscoli e articolazioni ma, non per questo, non serve allenamento. Il RWR è solamente un metodo che ti permette di coprire distanze maggiori ma, se non sei allenato, difficilmente riuscirai a correre una maratona. Quindi parti dal nostro programma per iniziare a correre e poi aggiungi ripetizioni. Vedrai costruirsi e avvicinarsi il tuo obiettivo in un tempo davvero veloce. Certo, ci metterai un po’ di più, ma sicuramente ce la farai.
Come funziona?
Il bilanciamento tra corsa e camminata è dato ovviamente dal tuo grado di preparazione. Ad esempio, se generalmente corri a 4’30″/Km potrai adottare un rapporto di 12:1 (ossia correre 12 minuti e camminare per 1) mentre per un runner da 6’/Km il rapporto è molto più confortevole (6′ run + 2′ walk). Sono sicuro che anche solo a sentire queste cifre stai tirando un sospiro di sollievo, vero?! Chiaramente non potrai pensare di fare il tuo personal best ma avrai la certezza di finire la gara (ci sono atleti che affrontano le maratone agli Ironman seguendo questo metodo).
È sufficiente allenarsi e imparare a conoscersi per seguire le nostre sensazioni e capire con che frequenza interrompere la corsa per camminare. Ciò che conta è non essere MAI esausti ed esaurire le energie.
Si va molto più piano?
Generalmente sì, però il record sulla maratona usando questo metodo è di 2h28′ e io, in tutta sincerità, ci metterei la firma per un tempo del genere. ;)
Fonte: www.runlovers.it